Sgarbi: Oliverio deportato come dittatura fascista

Anna Franchino

Mi pare evidente che ci sia una interferenza politica. E’ inaudito che il governatore della Calabria, Mario Oliverio, si trovi costretto non agli arresti ma alla deportazione nella sua città, a San Giovanni in Fiore, da cui non si deve spostare. Mi pare assolutamente inaudito”. Lo ha detto, secondo quanto riferisce una nota, Vittorio Sgarbi intervenendo in diretta al programma “lineaaperta” in onda sull’emittente calabrese Telemia in relazione all’adozione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti del presidente della Regione Calabria. “Ammesso che poi venga, come io credo, assolto – ha aggiunto Sgarbi – lo devono spiegare, questi sostanziali criminali, perché hanno impedito ad un presidente di agire nella sua regione, confinandolo come si fa in una dittatura fascista come se fosse, appunto, uno confinato in un luogo per ragioni politiche. Mi sembrano segnali inquietanti”.

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