Goretti: Il Cosenza dovrà essere in grado di vincere ad Ascoli

Gianluca Pasqua

Le prime parole del nuovo direttore sportivo dei Lupi Roberto Goretti, intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa nella sala stampa “Bergamini” dello stadio “San Vito – Gigi Marulla”:

 “Ringrazio tutte le persone che hanno aiutato questa società a vincere questa battaglia estiva, dalle istituzioni, al Sndaco,  gli avvocati e i tifosi. Bisogna fare un plauso alla perseveranza del nostro presidente. Ha vinto grazie al rigore, la trasparenza e la correttezza nella gestione della società. Mi riconosco in questi valori”.

”Ci troviamo di fronte una grande sfida, molto stimolante. Quattro sono i punti da tenere a mente tutti noi: società, squadra, stampa, tifosi. Dobbiamo innanzitutto avere consapevolezza della scorsa stagione, degli errori. Io sono retrocesso dopo quattro playoff, conosco le dinamiche che influiscono su stagioni del genere. Il secondo aspetto è avere consapevolezza di dove siamo e da dove partiamo: all’inizio saranno fondamentali unione e armonia che sopperiranno alle difficoltà. Siamo a 9 giorni dalla Coppa Italia e a 17 dal campionato. Siamo in ritardo, con 7 giocatori sotto contratto dei quali due infortunati, che saranno assenti per le prime gare. Dobbiamo essere realisti”.

”Saremo incompleti almeno fino alla seconda partita di campionato. Servirà calma. L’allenatore sarà il punto di partenza, iniziamo con più di un mese di ritardo ma non deve essere un alibi. Non dobbiamo aver paura di nessuno. Mi prenderò le mie responsabilità dal punto di vista tecnico”.

 

”Il budget va rispettato e questa cosa deve essere compresa anche dal tifoso. Con le nostre forze dobbiamo ottenere gli obiettivi prefissati. Il presidente voleva farmi un contratto triennale, ho chiesto io un anno. Questa è una garanzia, l’ho fatto anche negli anni precedenti a Perugia. Mi piace lavorare con un anno di contratto, per me è una garanzia sul lavoro, per la stima e la fiducia che il presidente deve avere in un dirigente che è il motore della parte sportiva. Per me è importante in questi 27 giorni di lavoro per la costruzione della squadra e nei mesi successivi impostare qualcosa che apra a un nuovo ciclo per il Cosenza”.

”Sarà una squadra giovane, mi piace lavorare con loro. I sei campionati di B con il Perugia, il gruppo aveva un’età media tra le più basse della categoria. I giovani hanno bisogno di guide e ci sarà bisogno di due o tre giocatori di esperienza e carisma.  L’allenatore arriverà al massimo tra due o tre giorni”.

”Se andremo a prendere giocatori over 30 sarà importante l’aspetto umano anche e più di quello calcistico. Chiunque passa a Cosenza, anche miei compagni che sono stati qui, mi hanno detto che sarà una sorpresa, e poi parla della tifoseria. Di grande calore, che può fare la differenza”.

”Negli ultimi anni secondo me le migliori stagioni del Cosenza hanno visto la difesa a tre. Io sono convinto che in un determinato posto funzioni un certo tipo di calcio”.

”Al presidente Guarascio ho detto che mister Occhiuzzi per larghi tratti aveva offerto un calcio interessante. Ma il presidente voleva discontinuità e quindi abbiamo deciso di cambiare. Vedremo di dare discontinuità anche sul gruppo, a oggi l’idea è quella di non richiamare i giocatori dell’anno scorso. Quelli sotto contratto non si toccano, ripartiamo da loro”.

”Molte operazioni si perfezionano negli ultimi giorni di mercato ma noi non possiamo aspettare tanto, quindi avremo possibilità ristrette. Il nostro obiettivo e arrivare al match con l’Ascoli nelle condizioni di poter andare lì a vincere”.

”Il gruppo sarà formato da 17/18 giocatori da prima squadra e poi giovani provenienti dalla Primavera o alla prima esperienza tra i professionisti. Fortunatamente dopo la fine del mercato ci sarà una sosta e in quelle due settimane arriveremo a un numero di giocatori adeguato”.

 

 

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