L’unica immagine da conservare nell’album dei ricordi di Genoa Cosenza è quello spicchio di stadio riempito con l’entusiasmo dei 900 tifosi partiti da Cosenza per sostenere la squadra del cuore. Un flusso di pubblico che è servito anche a cementare ancor di più lo storico gemellaggio con la città di Genova. Del resto non rimane nulla se non l’ennesima prova disarmante di una squadra costruita male e gestita peggio. E’ difficile trovare una compagine che nell’arco di 90 minuti produce un solo tiro in porta e si lascia superare puntualmente senza opporre la benchè minima resistenza. E’ consuetudine nel calcio quando una squadra si trova in fondo alla classifica tirar fuori grinta e determinazione, lottare su ogni pallone e vendere cara la pelle. Ecco avete presente una squadra così? Beh il Cosenza è il suo contrario. Errori a raffica, sia degli uomini in campo che da chi siede in panchina. Scelte illogiche, improvvisazione tattica e mancanza assoluta di spirito agonistico. Mai in questo campionato si è potuto ammirare fuori dal San Vito – Marulla un gioco degno di questo nome. L’impressione è che il Cosenza si consegni all’avversario ancor prima di scendere in campo. E’ come se gli uomini che indossano la casacca rossoblù, scendano sul rettangolo di gioco sapendo che la loro sorte è segnata. E’ accaduto così anche ieri sera al Ferraris. Il successo ottenuto in extremis sulla Reggina non ha lasciato tracce, il piglio battagliero degli ultimi palpitanti minuti, vissuti appena 6 giorni fa è rimasto nello spogliatoio del San Vito – Marulla. La cosa che lascia perplessi, sono le dichiarazioni del post partita, che seguono al risultato negativo, anche qui nemmeno un briciolo di “Cazzimma” come dicono a Napoli, come se mancassero volontà e determinazione. Anche da questi particolari si evince lo stato mentale che sta accompagnando il Cosenza verso campionato che non appartengono a questa città e a questa provincia. La matematica è ancora dalla parte delle possibilità, ma la gara di domenica con la Spal è più che decisiva….chi vivrà vedrà….
