Serie B: caso Chievo, Gravina non decide

Gianluca Pasqua

Dunque non sono bastate neanche le motivazioni della sentenza del Collegio di garanzia del Coni, almeno finora , a convincere il Presidente della FIGC Gabriele Gravina a sfruttare la delega assegnatagli dalla federazione per riammettere il Cosenza Calcio al Campionato di Serie B al posto del Chievo. Gravina, che martedì aveva dichiarato di voler solo approfondire la questione valutando le motivazioni, nonostante queste siano state inviate alle parti più di 24 ore fa e siano durissime nei confronti della Società veneta, non ha inteso sbloccare la situazione di stallo.

 

Nel frattempo il Chievo ha presentato ricorso dinanzi al Tar del Lazio a firma del Professore e Avvocato Bernardo Giorgio Mattarella, dell’Avvocato Daniele Ripamonti e dell’Avvocato Flavio Iacovone, per impugnare la decisione del Collegio di Garanzia del CONI. Nei prossimi giorni, sempre che Gravina non intervenga, il destino delle due squadre sarà affidato al tribunale amministrativo con buona pace della giustizia sportiva e della sua decantata autonomia…

Il Chievo punta ad ottenere dal Giudice Monocratico la sospensione della decisione del Collegio di Garanzia in attesa dell’udienza collegiale. Un eventuale decreto emesso dal giudice monocratico, che ritenga sussistenti le esigenze cautelari, cristallizzerebbe la situazione fino alla pronuncia del collegio che potrà confermare o revocare il provvedimento. E’ ciò che non si augura il Cosenza che, assistito dallo Studio Tonucci & Partners, continua a puntare ad una riammissione immediata o, in giudizio, a contrastare come hanno fatto finora i legali della Figc l’iscrizione del Chievo.

 

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