Il Cosenza resta in vita, nell’unico modo possibile, battendo il Pescara e condannandolo, seppur virtualmente alla retrocessione. Il divario con la quint’ultima resta di cinque punti, ma l’obiettivo play out non è legato ad un unico scenario. Intanto i rossoblù compiono il loro dovere, con determinazione e belle giocate. Comincia Luca Tremolada che sfrutta al meglio l’occasione capitata dopo 6 minuti. Il calcio di punizione del numero 21 è un capolavoro, da vedere e rivedere, Fiorillo non ha scampo e il vantaggio è la scintilla che accende la gara dei lupi poche volte, purtroppo, così cinici… Bastano 120 secondi per il bis, Tremolada lancia Carretta che s’invola, sgomma e poi si accentra lasciando partire un sinistro a giro che trova l’angolino. Potrebbe essere già il colpo del ko per il Pescara, ma il Cosenza non vuole rischiare nulla e Tremolada è ispiratissimo, uno due con Gliozzi e conclusione fantastica che scavalca per la terza volta Fiorillo. I rossoblù concedono poco o nulla all’avversario che quando riesce a sfondare trova Falcone reattivo, anche nella ripresa sul calcio di rigore concesso per la gamba tesa di Ba su Giannetti. Machin non spiazza il portierone rossoblù che mantiene intatto il clean sheet. E’ la gara perfetta, una buona ripartenza per continuare a credere nella salvezza.