omicidio
Omicidio nelle campagne di Dinami, nel Vibonese. La vittima è un trentenne, Alessandro Morfei, con precedenti per droga. E’ stato assassinato con alcuni colpi di fucile mentre stava percorrendo, alla guida del suo trattore, una strada di campagna, dopo aver concluso il lavoro nei campi.
L’omicidio risale a ieri sera. A sparare è stata una persona appostata lungo la strada e che si è avvicinata alla vittima nel momento in cui è passata alla guida del trattore. Morfei non è morto all’istante ma poco dopo il ricovero nell’ospedale di Vibo Valentia. Riguardo il movente, al momento, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi.
Sono stati assolti Antonio Criniti, di 32 anni, e Filippo De Marco, di 42, accusati di essere stati gli esecutori materiali dell’omicidio di Matteo Vinci, il biologo di 42 anni che morì il 9 aprile del 2018 a Limbadi, nel Vibonese, a causa dello scoppio di una bomba collocata sotto l’automobile su cui viaggiava insieme al padre Francesco, di 73 anni, che rimase gravemente ferito. La sentenza è stata emessa dal Gup distrettuale di Catanzaro, Matteo Ferrante, a conclusione del processo con rito abbreviato. Il pubblico ministero, Andrea Mancuso, sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, aveva chiesto la condanna all’ergastolo dei due imputati. Per Criniti e De Marco, difesi dagli avvocati Mario Tassone e Vincenzo Cicino (il primo) e Giuseppe Orecchio (il secondo) il Gup ha disposto la condanna, rispettivamente, a 10 anni e 10 anni e 8 mesi di reclusione per i reati di coltivazione, trasporto e spaccio di sostanze stupefacenti. I presunti mandanti dell’attentato ai danni di Matteo Vinci e del padre, Rosaria Mancuso ed il genero Vito Barbara, il 14 dicembre del 2021 erano già stati condannati all’ergastolo dalla Corte d’assise di Catanzaro.