Economia: presentato a Cosenza accordo tra Confindustria e Intesa San Paolo

Red

Dopo Venezia e Napoli, tappa a Cosenza per il roadshow territoriale di presentazione alle imprese locali del nuovo accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria. Con il convegno “Disegnare il futuro: competitività, innovazione, sostenibilità” è stato presentato il protocollo siglato lo scorso ottobre, che mette a disposizione delle aziende italiane un plafond di 150 miliardi di euro per attivare investimenti in innovazione e transizione digitale, sostenibilità, rafforzamento patrimoniale e sostegno alle filiere. Un miliardo e mezzo è destinato alle imprese calabresi, che lo utilizzeranno come volano di sviluppo, particolarmente prezioso in questo momento storico.

Tra gli altri, hanno partecipato all’incontro Emanuele Orsini, vicepresidente per Credito, Finanza e Fisco di Confindustria, Natale Mazzuca, vicepresidente Confindustria per l’Economia del Mare, e Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.

In evidenza le peculiarità, tutt’altro che trascurabili, della Calabria. Un primo pilastro strategico è rappresentato dalla rilevante specializzazione produttiva nell’agroalimentare: con un valore aggiunto al 2019 di 2 miliardi di euro, tale filiera realizza il 7% dell’economia della regione. Ancor più evidente è in termini di export, esprimendo quasi la metà del valore regionale (49,2%). L’agroalimentare rappresenta un punto imprescindibile per la competitività dell’intera regione, non solo per l’impatto economico e l’attrattività internazionale, ma anche per l’impulso che può dare alla transizione green. Un secondo pilastro è costituito dai settori turismo, natura ed enogastronomia. La filiera turistica pesa per il 6% sul valore aggiunto della regione, percentuale che sale all’11% se consideriamo anche l’indotto che essa genera. La valorizzazione del potenziale turistico consentirebbe di accrescere l’attrattività regionale ed extraregionale del territorio, alimentando la domanda anche nella stagione non estiva. Terzo pilastro strategico è il valore del porto di Gioia Tauro: lo scalo calabrese ha un peso rilevante nella portualità italiana: incide per l’8% sulla movimentazione delle merci complessive del nostro Paese e nel segmento del traffico dei container addirittura ne concentra un terzo (dati 2021). Quarto pilastro è l’energia: la Calabria è seconda tra le regioni del Mezzogiorno per produzione di energia elettrica: 16,7 miliardi sui 100,7 miliardi di Kwh complessivi della macroarea sono stati generati in Calabria (pari a circa il 6% del totale nazionale). Nel complesso della generazione da fonti rinnovabili è quarta tra le regioni del Sud. E’ tempo, quindi, di progettare.

“Io credo che oggi non possiamo pensare di perdere la possibilità di mettere a terra i miliardi che ci arrivano da un finanziamento europeo che è il PNRR”, ha detto Orsini. “E’ necessario – ha detto ancora – che ci sia un grande lavoro tra pubblico e privato per poter attuare i progetti”. “Abbiamo bisogno di colmare il divario tra Sud e Nord: qui c’è una grande capacità produttiva, – ha aggiunto Orsini – ci sono delle eccellenze importanti che possono in ogni modo crescere, abbiamo la necessità che queste eccellenze crescano, come è cresciuto il Nord”.

“Sembra strano ma questa volta diciamo che la debolezza diventa una grandissima opportunità – ha detto Mazzuca – perché come sapete il 40% delle risorse del PNRR deve essere scaricato nel Mezzogiorno, e quindi una quota importante anche in Calabria. Non dobbiamo dimenticare che, come tutto il Mezzogiorno, non è un deserto industriale: abbiamo delle eccellenze e se noi vogliamo crescere come Italia, dobbiamo far crescere il Sud”.

“Noi tendenzialmente siamo vicini agli imprenditori, vicini al territorio, – ha detto invece Barrese – vicini alle famiglie e l’abbiamo dimostrato sia nei momenti buoni ma in particolare nei momenti meno buoni: se penso a quello che è stato fatto durante il covid e anche durante il periodo della crisi”. “E anche in questo momento – ha concluso – abbiamo già da subito immaginato tante iniziative per accompagnare l’azienda. E’ un momento complicato se pensiamo al tema del costo associato all’energia e questa è la dimostrazione di un ascolto attento delle esigenze delle imprese”.

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