L’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato nel processo “Rinascita Scott” per concorso esterno in associazione mafiosa ed altri reati, resta ai domiciliari. La Corte di Cassazione ha infatti deciso l’annullamento, con rinvio a una diversa sezione del Tribunale del Riesame di Catanzaro per una nuova pronuncia, dell’ordinanza con cui gli stessi giudici del riesame avevano disposto il ritorno in carcere per l’ex parlamentare.
Nel dicembre del 2021 Pittelli era tornato in carcere per decisione del Tribunale di Vibo Valentia. Il collegio davanti al quale nell’aula bunker di Lamezia Terme si sta celebrando il processo “Rinascita Scott” alle cosche di ‘ndrangheta del Vibonese, aveva accolto la richiesta di aggravare, dai domiciliari al carcere, la misura cautelare cui è sottoposto Pittelli in seguito alla scoperta di una raccomandata che l’avvocato aveva inviato al ministro per il Sud Mara Carfagna, chiedendole di interessarsi della sua vicenda giudiziaria.
La segreteria del ministro aveva poi inviato la missiva all’ispettorato di Palazzo Chigi che, a sua volta, l’aveva trasmessa alla Squadra mobile di Catanzaro che aveva informato dei fatti la Procura della Repubblica di Catanzaro. I magistrati della Dda avevano quindi inviato la raccomandata al Tribunale di Vibo Valentia, chiedendo l’aggravamento della misura cautelare sulla base della tesi che Pittelli aveva violato l’obbligo di non avere alcun rapporto con l’esterno, imposto dal regime detentivo ai domiciliari.