Opere d’arte rubate e rivendute all’estero, cinque arresti

Anna Franchino


Un’organizzazione con base a Napoli e provincia e ramificazioni nel bresciano, dedita alla ricettazione di beni di rilevanza storico-artistica rubati in Italia e commercializzati, anche tramite antiquari calabresi compiacenti, o esportati illecitamente per essere venduti in fiere di settore in Francia, come Avignone e Montpellier, è stata sgominata dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza supportati da quelli del Nucleo di Napoli. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha portato all’esecuzione di 5 ordinanze agli arresti domiciliari ed a 20 perquisizioni a carico di altrettanti indagati. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte. Nel corso delle indagini sono state recuperate diverse opere trafugate, tra le quali un dipinto olio su tela del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino”, di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (Ancona). Il valore delle opere recuperate è stimato in 1,5 milioni di euro.

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