Qualità della vita nelle province italiane: Parma prima, Crotone ultima

Red

E’ la provincia di Parma a conquistare il primato nella classifica sulla qualità della vita, seguita da Trento e Bolzano. Tutte del Sud le ultime, secondo il Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia 2021 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunto alla 23ª edizione.

Quest’anno la maglia nera va a Crotone, preceduta da Napoli e Foggia, ultima lo scorso anno. A metà classifica Roma, che scivola al 54° posto, seguita da Matera, prima provincia meridionale per qualità della vita.

Il rapporto registra la scalata dei grandi centri urbani del Centro-Nord, con Bologna che era 27ª lo scorso anno e ora è quarta, Milano, che guadagna ben quaranta posizioni (dalla 45ª alla quinta) e Firenze, da 31ª a sesta.

Ma vediamo le 5 province calabresi come si sono piazzate quest’anno: la migliore è quella di Catanzaro che si posiziona all’83° posto, perdendo una posizione; segue Reggio Calabria al 89° posto (era al 78°); c’è poi Cosenza al 93° posto, che perde due posizioni; segue Vibo Valentia al 102° posto (perde una posizione); e a chiudere Crotone in posizione 107, in caduta di una posizione.

Gli indicatori di benessere su cui si basa la ricerca sono nove: affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione-formazione e capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero.

La qualità della vita viene definita “buona” o “accettabile” in 63 province su 107, lo scorso anno erano 60 su 107. In termini di popolazione vuol dire però che 22.255.000 residenti (pari al 37,4% della popolazione italiana) vivono in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente.

 

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