Sanità: AO di Cosenza, parte Mastrobuono e arriva Filippelli

Red

“Aspettiamo il consuntivo del mese di luglio perché vanno considerate tutte le rimesse da parte della Regione ed il riconoscimento delle spese Covid, allora diventerà definitivo”. Esordisce così la Commissaria uscente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono, che tornerà a Bolzano, sostituita da Gianfranco Filippelli, nominato proprio ieri. Il trasferimento “è colpa di Bolzano”, ha detto sorridendo la Mastrobuono, parlando con i giornalisti questa mattina, per un consuntivo su quanto fatto.

E’ mancata l’annunciata inaugurazione dell’ospedale “Mariano Santo”, che è stato ristrutturato. “Il Mariano Santo è aperto, e già si svolgono la terapia del dolore e le cure palliative con ambulatori di oncologia ed ematologia, e molti pazienti hanno trovato la struttura bellissima. Mancano solo le due unità oncologia ed ematologia in regime di ricovero – ha detto Mastrobuono – e per questo inoltre, abbiamo due prescrizioni per l’obitorio, che è fuori dalla struttura e deve essere compreso all’interno e non è stato previsto nel progetto iniziale, e per il complesso radiologico”.

“La cosa che mi rende orgogliosa è di aver gettato le basi per il polo oncoematologico per il prossimo futuro – ha aggiunto – perché a causa delle gravi diminuzioni dei numeri degli screening, assisteremo ad un aumento delle patologie oncologiche. Avere a disposizione questa struttura sarà fondamentale. Altra cosa è che siamo la prima azienda che inizia i lavori il primo giugno per i posti della terapia intensiva della Legge Arcuri, e dopo 10 anni abbiamo completato l’OBI”.

Riguardo la migrazione sanitaria, “è diminuita in tutto il Paese nel periodo della pandemia – ha detto Mastrobuono – perché la gente ha avuto paura di rivolgersi agli ospedali: ci sono state 144 milioni di prestazioni diagnostiche in meno nel 2020 e ho paura di conoscere i valori del 2021 quando saranno disponibili”.

Isabella Mastrobuono ha anche precisato che “nel 2021 abbiamo assunto 235 persone, in parte provenienti dal fabbisogno del 2020 e in parte abbiamo sostituito personale che è andato via (pensione e licenziamenti). Il problema è che questo numero è andato a tenere stabile il valore di 1.600 unità di personale. Va tenuto conto che nel 2021 si è avuta un’ondata di Covid micidiale con oltre 160 posti letto occupati solo da pazienti Covid, che richiedono un numero di personale maggiore, rispetto ai ricoveri ordinari. Il personale è stato molto utilizzato in questa drammatica situazione”. “Le nuove assunzioni legate alle 200 unità di personale vanno avanti: ricordo – prosegue Mastrobuono – che abbiamo preso tutti i 58 OSS disponibili e abbiamo Rogliano dove c’era anche lì la necessità di posti letto Covid e di personale. Andrà meglio dopo: abbiamo 11 infermieri su 30 perchè siamo legati alla graduatoria di Reggio; dei medici per il Pronto Soccorso, di 7 previsti se ne sono presentati 3 più una specializzanda”.

Presente all’incontro anche Gianfranco Filippelli, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del presidio ospedaliero spoke di Paola e adesso nominato alla guida dell’Azienda ospedaliera cosentina. “In sanità, per programmare, c’è bisogno di continuità e lo faremo insieme al dott. Graziano (il neo commissario dell’Asp) per integrare azienda ospedaliera e territoriale”, ha detto Filippelli. “Dirigere l’ospedale di Cosenza è sempre stato il mio sogno, e ne sono felice ma tutti sanno i problemi che ci sono. Qui sta la programmazione e l’organizzazione. La dottoressa Mastrobuono ha fatto tanto – ha detto Filippelli – e il suo lavoro è stato importante. Prendo l’eredità di questo, e cercherò di dare la mia impronta. Sono cosentino e ci tengo molto. Nella mia esperienza punto all’eccellenza e vorrei trasferire questa mia visione ai miei colleghi”.

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