Cosenza, malata di tumore scrive al Ministro Speranza

Anna Franchino

Ha inviato una missiva al ministro Speranza per raccontare la sua storia Francesca Fuoco, ammalata di cancro e che ha inviato la mail anche alla nostra redazione per denunciare la sua storia: «Il generale Cotticelli mi ha presa in giro. Sì, mi ha illusa e poi delusa e così sono costretta oggi stesso a partire per Roma, mercoledì devo sottopormi a intervento chirurgico nella speranza di rimuovere il cancro alla mammella che mette a rischio la mia vita. Mi chiamo Francesca Fuoco, soffro di cancro alla mammella. Desideravo tanto poter essere operata dal dottor Mollo presso la clinica “la Madonnina” di Cosenza, il percorso seguito fin qui mi ha dato tanta forza e voglia di vivere e tutto senza sborsare un euro, nemmeno per le visite. Ma non c’è stato niente da fare…. Non nascondo di aver preparato l’incontro telefonico con il generale e commissario Cotticelli coltivando molte speranze. Lo stesso commissario ci aveva fatto intendere che non mi avrebbe lasciata senza una strada da seguire. Come è noto gli ospedali inseriti nella rete oncologica sono con liste d’attesa lunghissime e io debbo essere operata a stretto giro ragion per cui confidavo che Cotticelli avrebbe consentito una deroga, a me come ad altre che vivono lo stesso dramma mio. Al generale avevo confidato tutte le mie paure e le mie ansie ma l’incontro con lui, purtroppo, ha solo disvelato delusioni. Ai propositi iniziali, alle belle e incoraggianti parole, non ha fatto seguito nulla. Nulla di nulla. Forse perché, magari giustamente, Cotticelli s’è reso conto che non poteva concedere una deroga solo per me ma, piuttosto, trovare una soluzione per tutte quelle che debbono essere operate a breve il commissario ha pensato bene di non fare nulla. Né per me, né per nessuno. Si è tirato indietro, s’è rimangiato parole e promesse. Chi come me poteva essere operata in Calabria e subito, da un valido professionista all’interno di una idonea struttura di qualità ora deve mettersi in lista all’Annunziata, magari al Pugliese, aspettando mesi. Tempo che evidentemente il cancro non concede. E così, con enormi sacrifici anche economici (ringrazio chi mi sta dando una mano) sono costretta a partire subito per Roma dove sarò operata mercoledì. Caro ministro, le chiedo se è possibile che un uomo che rappresenta le istituzioni, come il generale Cotticelli, si può consentire di far perdere la fiducia nelle istituzioni stesse. Quanta paura e quante ansie. Spero che non mi possa capire, caro ministro. Le auguro di non conoscere casi simili al mio in famiglia. Ma mi chiedo, e le chiedo, possibile che uno è costretto a partire dalla Calabria per provare a sopravvivere? A causa del decreto dei commissari sono già in ritardo nell’intervento chirurgico, ho sospeso chemioterapia da molto tempo. Ma evidentemente tutto questo non è servito a far capire al generale Cotticelli che la vita e le persone vengono prima di tutto e tutti. Anche prima del grande business che ormai tutti abbiamo capito quale è. Costringere i calabresi a partire per arricchire le altre regioni, con la scusa delle liste d’attesa. La prego, se può, di offrire una svolta alla Calabria e alle malate come me che non hanno santi in paradiso».

 

Potrebbe interessarti anche:

©2023 TEN TV Teleuropa Network – Tutti i diritti riservati. Powered by Rubidia
©2023 TEN TV Teleuropa Network – Tutti i diritti riservati.
Powered by Rubidia