Progetto Open Incubator: l’Università della Calabria si insedia nel centro storico di Cosenza

Redazione

Da oggi lo storico Palazzo Spadafora, costruito nel XV secolo sui resti di un edificio termale di epoca romana, recuperato dal Comune di Cosenza e, dal 2007, passa, per volere del Sindaco Franz Caruso e dell’Amministrazione comunale, temporaneamente nella disponibilità dell’Università della Calabria.

Sarà la sede, finché non sarà pronta quella definitiva del Convitto nazionale “B.Telesio”, delle dieci start-up selezionate dallo stesso ateneo per la realizzazione del progetto “Open incubator”, inserito nel quadro delle iniziative finanziate dal Ministero della Cultura per la rigenerazione e riqualificazione urbana della città nell’ambito del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo “Cosenza-Centro Storico”.

Questa mattina, la consegna simbolica delle chiavi da parte del Sindaco al Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone che le ha, a sua volta, affidate al professor Maurizio Muzzupappa, responsabile del Progetto “Open Incubator”. Alla cerimonia ha preso parte anche il consigliere delegato del Sindaco al CIS, Francesco Alimena. Presente anche il Responsabile Unico del Contratto, il Tenente Colonnello Luigi Aquino.

Il Palazzo ospiterà dieci imprese selezionate dall’Università con un bando molto rigoroso affinché le loro idee progettuali siano finalizzate alla creazione e allo sviluppo di imprese nel territorio, con particolare attenzione al segmento turistico-culturale. Durante il periodo di incubazione le start-up selezionate riceveranno gratuitamente, da docenti e personale universitario specializzato, sostegno per la formazione, la creazione e gestione d’impresa, incluse assistenza amministrativa, organizzativa e legale e attività di coaching e contatti con investitori esterni.

“Oggi – ha dichiarato Caruso – è una giornata particolarmente importante per Cosenza e per il centro storico. Si dà, infatti visivamente il via a quell’azione di recupero e di investimento sul centro storico che è necessaria per rilanciare non tanto e non solo questa parte importantissima della città, ma tutta la città, perché io credo che partendo dal centro storico si possa sviluppare un’azione di rigenerazione di tutta Cosenza”. Il sindaco ha rimarcatato che in tutto sono 22 cantieri, tra Agenda Urbana, che dovrà terminare a dicembre di quest’anno e il CIS che terminerà a dicembre 2025. “Avremo, insomma, un centro storico che oggi è interessato da un supercantiere e che, però, a dicembre 2025, restituirà un’immagine di questa parte di città completamente diversa. Abbiamo lavorato in sordina, ma lo abbiamo fatto alacremente e adesso ci apprestiamo a raccogliere i frutti di questo impegno e di questo lavoro”.

Per poi aggiungere: “Oggi abbiamo firmato un primo atto importante per suggellare un rapporto che si è ormai consolidato da quando io sono stato eletto alla guida della città e il professor Leone è diventato Rettore, ma che si concretizza in un messaggio particolarmente importante per la città e soprattutto per la comunità del centro storico. Oggi l’Università si insedia nel centro storico e si avverte per la prima volta fisicamente la sua presenza che ha un significato importante perché dà la certezza del fatto che l’Amministrazione comunale, insieme all’Università, vuole investire nel centro storico e rilanciarlo, non solo e non tanto con la realizzazione di opere, ma con la presenza di persone che lo animeranno e che vogliono proprio qui far partire quelle imprese e quelle start-up che potranno rappresentare un volàno di sviluppo economico ed occupazionale e naturalmente di recupero sociale”.

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