Consiglieri di opposizione sull’inaugurazione del parco del benessere «Jole Santelli»

Redazione

C’è una novità che in queste ultime ore sta tenendo banco in città. Una notizia strana sta circolando nei bar sul corso, nei

crocicchi delle strade, nei cinema prima della proiezione dei film, nei corridoi dei “passi perduti e mai ritrovati” dei palazzi

del potere bruzio, nei soggiorni e nei salotti, nei parchi e nei giardini. Una novità che si sussurra, però, perché se fosse vera

sarebbe un bel rompicapo: pare che a Cosenza si sia aggiunto un altro sindaco accanto a quello in carica. Uno che demolisce

con furore iconoclasta le opere che la precedente amministrazione di centrodestra ha realizzato, commentando la

distruzione con battute del tipo “è finita la giostra”, e un altro che invece proclama, con tanto di cuddruriaddri e panzerotti,

l’inaugurazione del Parco del Benessere “Jole Santelli” che quella stessa amministrazione di centrodestra ha fortemente

voluto e che aveva parzialmente già realizzato prima della scadenza del suo mandato elettorale, tanto da averla già

intitolata alla compianta prima presidente donna della Regione Calabria e prematuramente scomparsa.

Perché di questo si tratta: «Demolition man» inaugurerà un’opera voluta e avviata dal sindaco Mario Occhiuto e dalla sua

giunta. Quindi Franz Caruso mentre con una mano sfascia, con l’altra celebra la costruzione di ciò che quel qualcuno che lo

ha preceduto aveva concepito, voluto e avviato. Due sindaci per un’unica città che mentre su via Misasi e zone adiacenti

distrugge, più a valle, nella zona est di Cosenza, sostiene di aver realizzato ciò che lui stesso durante la campagna elettorale

aveva promesso di demolire: il parco che il prossimo 2 giugno andrà a “consegnare”. Una strana consegna, peraltro, perché

i cittadini se ne sono già appropriati da tempo. A chi l’opera verrà consegnata non è dato sapere. Forse ai cuddruriaddri che

sembra che su quel parco non siano mai stati cucinati.

È necessario quindi che i cittadini siano informati che quel che non sappiamo quale dei due attuali sindaci andrà a

inaugurare, in realtà è un’opera portata a termine da questa amministrazione solo perché l’unico sindaco di allora, Mario

Occhiuto con la sua amministrazione, aveva avuto l’intuizione e la premura, sul finire della sua consiliatura, di appaltarne i

lavori e di avviarli, ben sapendo che se così non si fosse agito non ci sarebbe stato nessun parco da consegnare.

Sarebbe stato intellettualmente onesto e segno di grande fair play politico ammettere che Mario Occhiuto possiede la

paternità dell’opera in questione così come quest’ultimo, quando portò a termine il ponte di Calatrava e il Planetario, non

esitò nemmeno un attimo a tributare al compianto sindaco Giacomo Mancini il giusto plauso per aver pensato e dato avvio

a quelle opere, riconoscendogli la indubbia lungimiranza che connota un grande amministratore della cosa pubblica quale il

“leone socialista” fu.

A ogni buon conto, nella nostra qualità di consiglieri comunali di opposizione, non possiamo che ringraziare il sindaco,

quello del 31 maggio prossimo s’intende e non quello che demolisce, per aver portato finalmente a termine, sia pure con

l’inserimento di una vasca già piena di acqua imputridita e di dubbia utilità, una grande opera di politica ambientale, di

aggregazione sociale e di respiro europeo che quando si era maggioranza politica in questa città, quelli di noi che allora

condivisero quella esperienza amministrativa, avevano fortemente voluto appoggiando e sostenendo quelle scelte

innovative e proiettate al futuro.

Quindi, grazie Sindaco per aver portato a compimento un progetto del centrodestra e del suo precedente collega Mario

Occhiuto. Un consiglio però: cerchi di non farsi influenzare dall’altro di sindaco, quello che demolisce. Siamo sicuri che

anche i cosentini e le cosentine la ringrazieranno, perché avrà loro risparmiato il timore di vederci doppio.

Firmato, i consiglieri comunali di opposizione:

Caruso

Cito

D’Ippolito

Dodaro

Luberto

Lucanto

Ruffolo

Spadafora

Spataro

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