Sanità, Falcomatà: “necessario incontro urgente con Commissario”

Anna Franchino

“Soprattutto in una fase emergenziale come quella che, attualmente, sta attraversando il nostro Paese, il Governo deve attrezzarsi, in ogni maniera possibile, per dotare di maggiori risorse economiche e professionali la nostra regione nel comparto sanitario. Non può rimanere nel vuoto, quindi, l’urlo dei tanti uomini e delle tante donne risultati idonei ai concorsi per varie figure professionali nel settore della Sanità che chiedono maggiori assunzioni rispetto a quelle fissate dal piano operativo stilato dal commissario Saverio Cotticelli”. Lo afferma il sindaco metropolitano di Reggio, Giuseppe Falcomatà “recependo i timori di quanti sono rimasti fuori dalle griglie per selezionare infermieri, oss o biologi e, per questo motivo – riporta una nota – chiede alla neo governatrice Jole Santelli di ‘attivarsi in maniera pressante e decisa presso gli uffici romani di competenza affinché si possa consegnare un quadro quanto più incisivo e rassicurante sia per il futuro lavorativo dei numerosi partecipanti al concorso sia per la popolazione che ha il sacrosanto di diritto di avere le stesse opportunità di assistenza e cura in Calabria come in Lombardia”. “Per questo motivo, il sindaco metropolitano Falcomatà – è detto nella nota – così come già fatto dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, chiede un incontro urgente al commissario Cotticelli per ridiscutere un Piano operativo di comparto che rischia di “non soddisfare le aspettative, i bisogni e le necessità della popolazione. Per quanto ci riguarda saremo al fianco degli idonei e, come loro, chiediamo lo scorrimento prioritario delle graduatorie e l’aumento del budget per le assunzioni. Situazioni straordinarie impongono soluzioni altrettanto straordinarie”. “Ecco perché – sostiene Falcomatà – serve uno sforzo da parte di tutti, ognuno per il proprio raggio d’azione. Sforzo che deve necessariamente includere il generale Saverio Cotticelli, al quale chiediamo di rivedere un programma operativo elaborato con un’offerta insufficiente rispetto alla domanda di attenzione richiesta e giustamente pretesa dai calabresi. Non può che preoccupare la risoluzione del rapporto con i 50 infermieri precari. Come si ricorderà, soltanto una proroga del loro contratto, scaduto lo scorso dicembre, aveva evitato la paralisi del nosocomio. Adesso la paura è di rimanere con corsie e reparti pericolosamente sguarniti. Insomma, ci si attivi in ogni maniera lecita, efficace e costruttiva affinché possano essere scongiurate condizioni di inadeguatezza capaci di mettere a rischio l’incolumità e la salute dei cittadini”.(ANSA).

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