Terremoto a Rende…il giorno dopo

Anna Franchino

Sono le 17:02 e a Rende in provincia di Cosenza un boato squarcia il silenzio. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 si avverte tra la popolazione che impaurita si riversa per strada.  Un sisma così forte e violento non si ricorda da anni alle nostre latitudini, eppure nonostante c’è la consapevolezza che la Calabria sia una terra “ballerina”, la forte scossa avvertita ieri ha creato allarmismo e preoccupazione. Il Prof. La Rocca docente del Dipartimento dell’Unical di Scienze della Terra non tranquillizza ma neanche mette in guardia. Da noi i terremoti sono frequenti , pensate che pochi minuti prima nel Mar Tirreno si è registrato un sisma che però non è collegato con quello avvenuto a Rende. Sui social la psicosi e l’allarmismo hanno preso il sopravvento in tanti hanno postato consigli di pseudo esperti che annunciavano una nuova scossa di assestamento con il suggerimento di dormire in macchina o vestiti. Poi oggi addirittura un audio su WathsApp da parte di una persona che si presentava come volontaria che ha partecipato ad una riunione della Protezione Civile Regionale ha diffuso notizie su possibili scosse di assestamento molto forti nella provincia di Cosenza.  Solo fake news e persone perseguibili per procurato allarme. Il Prof. La Rocca ci spiega che è impossibile prevedere i terremoti, così come è impossibile prevedere di quale entità sarà il prossimo, bisogna come accade spesso affidarsi al buon senso, senza però procurare allarmismo e preoccupazione.

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